L'Etna aumenta il suo stato di agitazione perpetuo con una nuova virulenta attività effusiva. Come conferma l'Osservatorio etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: a partire dalle ore 11.15 di questa mattina, il personale Ingv presente nell'area area sommitale del vulcano attivo più grande d'Europa ha osservato la ripresa dell'attività esplosiva al cratere di Sud-Est con abbondante emissione di cenere che, sulla base dei modelli previsionali si disperde in direzione Sud, cioè verso Catania. Prosegue anche il trend di incremento dell'ampiezza media del tremore vulcanico entro l'intervallo dei valori alti e l'attività infrasonica si mantiene bassa. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative dall'ultimo aggiornamento. La preoccupazione principale riguarda l'eventuale ricaduta di materiale piroclastico nei territori dei Comuni pedemontani, che ormai considerano quasi un incubo tale attività. Una situazione tale che la Pac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna lo spazio aereo è al momento inibito al traffico. Nessun volo, quindi, potrà atterrare o decollare.