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San Gregorio, i fondi del Pnrr per restituire alla comunità i beni confiscati al boss Santapaola

Si è svolta, nella mattinata di oggi, la conferenza stampa, organizzata da “Arci Catania” e “I Siciliani giovani” con la partecipazione del presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava. Motivo dell’incontro, tenutosi nello spiazzo antistante le abitazioni confiscate al boss mafioso, Nitto Santapaola, a San Gregorio, è l’occasione offerta dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) che stanzia 300 milioni di euro per ristrutturare i beni confiscati alle organizzazioni criminali. «Un’occasione straordinaria di sviluppo e lavoro – ha sottolineato Vincenzo Cubito della Fillea Cgil di Catania – oltre al segnale di lotta concreta alla mafia che ha sempre attinto in quelle fasce sociali dove manca il lavoro». Davanti ad un folto numero di giornalisti erano presenti, oltre all’on. Fava, il sindaco di San Gregorio, Carmelo Corsaro, il presidente del consiglio comunale sangregorese, Ivan Albo, l’assessore ai lavori pubblici, Salvo Cambria, i Carabinieri della locale stazione, il comandante della Polizia locale, Mario Sorbello, il presidente del Consorzio Etneo Legalità e Sviluppo, Giancarlo Bonfiglio, e Matteo Iannitti e Giovanni Caruso della Redazione de “I Siciliani giovani”.

Il primo cittadino, che ha aperto le porte dello stabile dove ha vissuto Santapaola ma anche dove è stata uccisa la moglie, nel suo intervento ha dichiarato: «Per questi immobili, assegnati al Comune di San Gregorio negli anni ’90 – ha detto – sono state prese delle iniziative ma, considerate le scarse finanze comunali, non hanno prodotto risultati. Questa del Pnrr, invece, è un’importante occasione che ridarà dignità edilizia a questi luoghi. Ricordo che il bando in questione parla solo di ristrutturazione e questo ci permetterà di metterli in sicurezza. Per affidare questi beni e sostenere le associazioni o il mondo del terzo settore per creare occupazione sana e pulita, è importante, invece, che esistano dei canali e delle procedure più rapide al fine di sostenere le progettualità che ognuno di noi ha in mente. Vogliamo vedere questi luoghi non solo ristrutturati ma pieni di vita».

Il presidente Fava, dopo aver ringraziato le associazioni “Arci” e “I Siciliani giovani” insieme ad altre che hanno accompagnato la Commissione in questo percorso antimafia e «supplito alle assenze e ignavie delle istituzioni e dello Stato», ha detto: «Ringrazio il sindaco Corsaro e il presidente del Consorzio Bonfiglio perché si muovono in controtendenza rispetto al modo in cui in passato molte amministrazioni hanno lasciato ai margini la questione dei beni confiscati. Sono emozionato di essere qui – ha continuato - perché questo è un luogo che ha costruito molto dolore. In queste abitazioni sono state decise le sorti, i destini, la morte di decine e centinaia di persone di questa città. Credo che la nostra società – ha concluso - si sbarazzerà di Nitto Santapaola solo quando avrà ripreso ciò che lui e la sua famiglia hanno tolto alle nostre vite, ciò dovrà essere convertito in decoro, ricchezza e benessere sociale».

Infine il presidente del consiglio comunale, Ivan Albo: «Sono soddisfatto che il presidente Fava abbia dato atto che la nostra Amministrazione si è mossa in tal senso e che il sindaco Corsaro sia in controtendenza. Sin dal nostro primo insediamento i beni confiscati hanno fatto parte delle nostre priorità».

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