Nuove disposizioni in materia di attività didattiche dell’Università di Catania a partire dal 1° marzo: la capienza di tutte le aule e delle sale studio dell’Ateneo è innalzata al 100% senza necessità di prenotazione dei posti, mentre rimangono l’obbligo di esibire il green pass per l’accesso ai locali dell’Università e l’uso di mascherine chirurgiche o ffp2. Sono solamente alcune disposizioni approvate dagli organi di governo dell’Università di Catania e contenute in una circolare firmata stamattina dal rettore Francesco Priolo e dal direttore generale Giovanni La Via in considerazione dell’attuale evoluzione del quadro epidemiologico regionale e nazionale e in vista della scadenza dello stato di emergenza nazionale fissata per il prossimo 31 marzo. La circolare prevede, inoltre, che le lezioni degli insegnamenti di tutti i corsi di studio del secondo semestre continueranno a tenersi in modalità mista (in presenza e contemporaneamente a distanza tramite piattaforma Teams) fino al 31 marzo 2022. Dal 1° aprile 2022 invece le lezioni si terranno esclusivamente in presenza. Deroghe potranno eccezionalmente essere concesse dal rettore su richiesta motivata dei direttori di dipartimento. È stata inoltre prorogata al 15 giugno l’ultima sessione delle prove finali per il conseguimento del titolo di studio universitario e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica per l’anno accademico 2020-202. Le sedute di laurea si terranno in presenza con un massimo di 10 esterni per ciascun candidato dal 1° al 31 marzo e senza limitazioni a partire dal 1° aprile, salvo specifiche esigenze segnalate dai dipartimenti. Il ricevimento degli studenti potrà essere effettuato sia in presenza che a distanza. Sarà mantenuto, su specifica richiesta e previa presentazione di apposita documentazione attestante il relativo status, il supporto telematico per l’accesso alle lezioni, agli esami di profitto e alle lauree on line su piattaforma Teams con accesso riservato agli studenti in condizione certificata di isolamento a causa di positività verso SARS-CoV-2 e di fragilità certificata dall’Asp ai fini della normativa anti Covid.