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Maltrattamenti in famiglia, trentenne di Grammichele ai domiciliari

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone ha richiesto ed ottenuto gli arresti domiciliari nei confronti di un 28enne accusato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo si sarebbe reso protagonista nei confronti della compagna, di condotte vessatorie, violente e ingiuriose durante la convivenza e successivamente ossessive, morbose e moleste nel periodo di separazione tra i due. Sin dall’inizio della convivenza, iniziata nella primavera del 2020, la donna sarebbe stata sottoposta abitualmente a sofferenze fisiche e psicologiche, umiliazioni, pesanti ingiurie e minacce di morte. Ad aggravare il quadro allarmante che avrebbe costretto la donna a vivere un disagio tale da renderle impossibile la conduzione di una vita serena, ci sarebbero state anche frequenti aggressioni fisiche da parte dell’uomo che l’avrebbe presa a calci, pugni, afferrata per il collo o per la mascella.
Verso la fine del mese di novembre 2021, l’uomo si sarebbe appostato sotto casa di lei suonando insistentemente il citofono, compiuto gesti di autolesionismo e minacciato di suicidarsi a causa del rifiuto di tornare insieme della donna che, ormai provata dalle sofferenze patite, ha superato ogni riluttanza rivolgendosi ai carabinieri della Stazione di Grammichele. L'uomo è tuttora sottoposto agli arresti domiciliari.

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