Un arsenale ritenuto in uso al gruppo Nizza della «famiglia» Santapaola-Ercolano di Cosa nostra è stato sequestrato da carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania. Le armi erano nascoste in in due nascondigli, un casolare in stato di apparente abbandono e un luogo nelle adiacenze di un edificio scolastico dello storico rione San Cristoforo. I carabinieri hanno trovato diversi borsoni contenenti 9 armi tra pistole e armi lunghe, alcune delle quali da guerra (2 fucili mitragliatori AK 47 kalashnikov di fabbricazione sovietica), efficienti e in ottimo stato di conservazione, oltre a un migliaio di munizioni di vario calibro. Sequestrati anche un fucile lanciagranate, con sei granate modificate, e dodici ordigni esplosivi artigianali del tipo «pipe bomb» e «flash bang», dall’elevato potere dirompente ed effetto «scheggiante». Durante il servizio sono state arrestate due persone. Il primo è un 36enne di Catania, considerato elemento di spicco del gruppo mafioso Nizza, ricercato dal dicembre 2021 poiché colpito da un ordine di carcerazione. In passato si era sottratto all’esecuzione del provvedimento, doveva scontare la pena di 11 mesi e 4 giorni di reclusione. I carabinieri lo hanno localizzato e bloccato all’interno di un’abitazione in via Cave di Villarà, dove aveva trovato rifugio. La perquisizione dell’uomo ha consentito di rinvenire e sequestrare una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa avente 12 cartucce nel serbatoio, circa 230 grammi di marijuana e la somma di circa 11.000 euro. Il secondo arrestato è un catanese di 43 anni, accusato dio detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio perché, bloccato nei pressi della propria abitazione di via Campisano, è stato trovato in possesso di quasi 400 grammi di cocaina in pietra e di 2.800 euro. Gli arrestati sono stati successivamente tradotti nelle carceri catanesi di Piazza Lanza e di Bicocca.