Una bocca effusiva talmente grande da essere visibile anche dallo spazio. L'Etna ancora protagonista di immagini spettacolari e che mostrano i cambiamenti della Terra in presa diretta. La spaccatura nel vulcano, a quota 2.800 metri, è stata immortalata dal satellite Sentinel-2 ieri mattina (29 maggio) alle 9.50: si osserva la nuova bocca che si è creata nella Valle del Bove, sul fianco del cratere di sud-est. Una istantanea suggestiva dove dominano i colori della natura: il bianco candido delle nuvole, il magma color fuoco, il nero predominante delle rocce laviche e il verde della vegetazione che resiste nella zona che circonda l'eruzione. Al centro il pennacchio di fumo che giunge dal centro del pianeta. Non si tratta dell'unica nuova "ferita" del vulcano, ce n'è anche un'altra a 3.250 metri circa. Le due novità sono emerse nel corso di ìun sopralluogo effettuato da alcuni ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Il tasso effusivo al momento delle osservazioni era basso ed il flusso si muoveva all'interno della Valle del Bove in direzione di Monte Simone. I fronti lavici più avanzati hanno raggiunto la quota di circa 2.100 metri. L'ampiezza del tremore risulta stazionaria nella fascia alta dei valori.