Un’emissione di cenere è presente dal cratere di Sud-Est dell’Etna, formando un plume che interessa il settore Sud-Sud-Est del vulcano. Intanto continua l’attività effusiva prodotta dal cratere di Sud-Est, con i fronti lavici più avanzati che si attestano a circa 2.100 metri. E quanto emerge da rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, che ha emesso un bollettino per il volo (Vona) di colore rosso, il massimo livello di allerta. L’attuale fase eruttiva rischia di impattare sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. La società di gestione dello scalo ha emesso un avviso che riguarda il traffico aereo da e per Catania. «A causa di un’intensa attività vulcanica - si legge - lo scalo etneo comunica che il programma dei voli subirà sensibili ritardi, con limitazioni operative adottate fino a domani mattina (2 giugno 2022)». Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando un leggero decremento, si mantiene attualmente nell’intervallo dei valori alti, con una tendenza ad un ulteriore decremento. La sorgente del tremore vulcanico risulta ubicata al di sotto del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 3.000 metri sul livello del mare. L’attività infrasonica è bassa. Per quanto concerne le deformazioni del suolo le stazioni delle reti Gnss e tilt non evidenziano variazioni significative.