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Catania, assunti 19 medici al Policlinico Rodolico- San Marco

Altri 19 nuovi medici potenzieranno l’organico dei sanitari dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” guidata da Gaetano Sirna. Si tratta di 7 specialisti in ortopedia, 8 in Ginecologia e Ostetricia e 4 in Urologia. I neodirigenti prenderanno servizio nelle rispettive Unità dei due presidi aziendali, il “Rodolico” di via Santa Sofia e il San Marco di viale Ciampi, a Librino.

Il programma di assunzioni di nuovo personale procede quindi speditamente, seguendo un cronoprogramma che il direttore generale Sirna aveva fissato, insieme ai suoi uffici, già nello scorso mese di ottobre 2021, in occasione dell’adozione definitiva della rideterminazione della dotazione organica e del Piano triennale 2021-2023 dei Fabbisogni del Personale aziendale.

Sono centinaia i candidati che hanno partecipato, sinora, ai numerosi bandi di concorso a tempo indeterminato per la copertura di oltre un centinaio di posti, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale e nella sezione dedicata ai bandi del sito web aziendale.

La corposa tornata di concorsi che sta interessando l’Azienda Ospedaliero Universitaria in questi mesi, ha anche riguardato gli incarichi di direttore di struttura complessa in quelle unità rimaste senza vertice, conferiti nelle scorse settimane, e la stabilizzazione di personale sanitario e amministrativo a seguito della pubblicazione di specifici avvisi pubblici.

“Stiamo completando man mano, seguendo tempi precisi, il piano di assunzioni che avevamo stabilito –spiega il direttore Sirna-. In questo modo, da una parte siamo in grado di fornire all’utenza servizi sempre più puntuali e di qualità, dall’altra diamo un supporto al nostro personale già in servizio, mettendolo nelle condizioni migliori per soddisfare le esigenze di assistenza e cura dei pazienti. Senza considerare il fatto che queste assunzioni rappresentano un’importante opportunità lavorativa per tanti giovani in attesa di un'occupazione stabile, molti dei quali costretti a lasciare il nostro territorio proprio per mancanza di occasioni”.

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