Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

Catania, dalla Geo Barents urla e cartelli dai migranti: «Help Us». Tre si gettano in mare

I cartelli mostrati dai migranti

Dalla nave Geo Barents, che si trova al porto di Catania con i 215 naufraghi a bordo, i migranti non sbarcati hanno realizzato cartelli con pezzi di cartone su cui hanno scritto ‘Help Us’, esponendoli all’esterno e lanciando una sorta di sos in inglese alle persone sul molo: «aiutateci», urlano in inglese. Nel primo pomeiggio tre giovani migranti a bordo si sono tuffati in mare nel tentativo di raggiungere la terraferma. Hanno nuotato fino ad un galleggiante e poi sono stati recuperati dalle autorità e portati sul molo vicino alla nave di Medici senza frontiere. I tre stanno bene, ma due di loro «non vogliono risalire - dice il capo missione della Geo Barents, Juan Matias Gil, parlando con i cronisti nel molo 10 del porto di Catania -. Si rifiutano, preferivano andare con la polizia che tornare in barca. Vedremo cosa succede. Hanno espresso la volontà di chiedere asilo, hanno scritto una lettera che sarà presentata alle autorità competenti».  Gil ha sottolineato che a bordo ci sono migranti di 8-9 nazionalità, tra cui egiziani, pachistani, bangladesi. Uno dei due naufraghi che si era gettato in mare è siriano. «La situazione a bordo è veramente drammatica. Mentre eravamo all’interno, una persona è stata sottoposta a sedazione, e nella nave c’è una infezione in corso, un’infezione molto molto importante. Ci chiediamo come sia stato fatto questo screening». Lo ha detto il deputato Angelo Bonelli, al rientro da una ispezione sulla nave Geo Barents di Msf. «I bagni sono chiusi dalle 22 di ieri perchè era stata chiusa l’acqua - ha continuato - e solo ora sta arrivando un’autobotte, che vedete alle mie spalle». «Alcune persone - ha aggiunto Bonelli - si sono denudate davanti a noi per mostrare l’infezione nelle parti intime. Evidentemente non lo avevano fatto durante lo screening perchè temevano che non li facessero sbarcare».

Cibo rifiutato a bordo della Humanity 1

A bordo della Humanity 1, intanto, decine di migranti avrebbero rifiutato il cibo. Non si può ancora parlare di sciopero della fame, ma la situazione diventa sempre più complicata, ha riferito il capo delle operazioni di Sos Humanity Till Rummenhohl.

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