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Catania, scatta «Natale sicuro»: esercizi commerciali sanzionati per i lavoratori irregolari

Nell’ambito dell’operazione «Buon Natale sicuro», in cui il Comando provinciale dei carabinieri di Catania ha disposto l’intensificazione dei servizi di pattugliamento per garantire, sia nel centro cittadino che in periferia, la sicurezza di residenti e turisti che durante le festività natalizie, in numerosi affollano le vie dello shopping e tutti i luoghi di maggiore aggregazione, i militari della compagnia di Catania Piazza Dante e quelli del nucleo ispettorato del lavoro di Catania e del reggimento Sicilia, hanno denunciato in stato di libertà 4 persone, segnalando contestualmente alla locale Prefettura 4 giovani poiché assuntori di sostanze stupefacenti.

In particolare, nella giornata di ieri, 12 dicembre, i militari hanno svolto numerosi controlli su strada, che hanno consentito d’identificare 117 persone e di verificare 78 automezzi, elevando sanzioni amministrative al codice della strada per quasi 28.000 mila euro complessivi. Nella circostanza, 2 automobilisti, uno di origine romene di 24 anni ed un catanese di 48, sono stati deferiti per porto di armi od oggetti atti ad offendere perché nelle loro vetture sono stati trovati rispettivamente un bastone di 130 cm. ed un coltello di 21 cm. Allo stesso tempo, sono stati segnalati all’Utg di Catania 4 ragazzi, di età compresa tra i 21 ed i 28 anni, trovati in possesso di modica quantità di marijuana per un uso personale.

Le attività di controllo sono state poi estese sia ad un’autorimessa, sita in pieno centro cittadino, che ad un esercizio commerciale di parrucchiere nel quartiere Cibali.

Nel primo caso, il gestore 21enne è stato denunciato per la mancata autorizzazione all’installazione di un impianto di videosorveglianza, nonché per l’omessa sottoposizione a visita medica dei dipendenti, uno dei quali «in nero», con conseguente ulteriore sanzione amministrativa nei suoi confronti di 3.600 euro.

Nel negozio di parrucchiere, è stato invece accertato come i dieci dipendenti, tutti lavoratori «in nero», non fossero ovviamente stati sottoposti a visita medica. Anche in questo caso, ai danni del titolare, denunciato, è stata elevata una maxi sanzione amministrativa di 36.000 euro.

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