Catania

Venerdì 15 Novembre 2024

L'Etna si placa: si ferma lo sciame sismico, la Bocca nuova è quasi spenta

L'Etna nella foto postata su Facebook dal vulcanologo dell’Ingv Boris Behncke

«Non sussistendo più le condizioni di sciame sismico tale fenomenologia può considerarsi conclusa». Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), osservatorio etneo, di Catania sull'attività dell’Etna. Il vulcanologo dell’Ingv, Boris Behncke, sulla propria pagina Facebook, ha segnalato ieri sera (18 maggio) che «dopo tutta l’eccitazione smisurata di oggi, in serata l’Etna torna agli scenari già accennati negli ultimi giorni» con la «Bocca Nuova, sede di una vivace attività in giornata, quasi spenta, mentre il cratere di Sud-Est si mostra con la sua bocca orientale incandescente». Il vulcanologo ha anche postato una foto dell'Etna. Già un paio d’ore prima l’allerta era stata ridimensionata. Dalle valutazioni emerse durante la riunione del 18 maggio 2022 con i centri di competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto, per il vulcano Etna, il passaggio di livello di allerta da «verde», che corrisponde ad attività eruttiva assente o molto bassa, al livello «giallo», attività eruttiva da bassa a media. Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai centri di competenza che per l’Etna sono l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (osservatorio etneo e sezione di Palermo) e il Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente. In precedenza, nel corso della giornata di ieri, l’allerta della Protezione civile era stato prima di colore rosso e in seguito arancione. L'innalzamento del livello determina un incremento del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture di protezione civile. Tali informazioni consentono alla struttura di protezione civile della Regione Siciliana di allertare le strutture territoriali di protezione civile e adottare eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale. Gli esperti del dipartimento precisano poi che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste.

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