I cittadini di Zafferana Etnea hanno voluto tutti essere presenti alle solenni esequie di Don Gigi Licciardello, il parroco “della ricostruzione del coraggio”, scomparso l”altro ieri. La concelebrazione si è svolta nel pomeriggio di oggi, nella sua amata chiesa parrocchiale Maria Santissima della Provvidenza, di fronte ad un pubblico imponente, composto e commosso. Ciascuno dei presenti aveva un ricordo particolare da narrare con questo straordinario sacerdote, che ha contribuito a costruire la storia della chiesa locale e del turistico centro etneo. Una Comunità addolorata quella di Zafferana per la perdita di quello che chiamavano “Padre Gigi”.
Il sacerdote per antonomasia è stato per gli abitanti di Zafferana più di una guida spirituale per la Parrocchia Maria SS. della Provvidenza, che resse per circa 45 anni. Tutti testimoniano la tenacia e la determinazione del parroco, soprattutto in occasione della difficile ricostruzione della chiesa Madre e dell'ex collegio S.Anna, gravemente danneggiati dai disastrosi eventi sismici dell'ottobre 1984. Fu lui che volle e ispirò la nascita del gruppo volontario della Misericordia, del gruppo Agesci-Scout e dell’amaltissima Schola Cantorum "Aetnensis".
Don Gigi , nacque il 20 dicembre 1934 ed entrò in seminario nel 1947, fu ordinato sacerdote dal vescovo di Catania mons. Guido Luigi Bentivoglio il 15 agosto del 1958. Nominato viceparroco nella chiesa di Monserrato a Catania, vi rimase fino al 1962. L'anno successivo gli fu affidata la parrocchia di Pisano Etneo, dove esercitò la sua opera pastorale fino al 1976. Il 12 marzo dello stesso anno la Curia Arcivescovile nominava padre Gigi, parroco di Zafferana Etnea. Ma l'effettivo possesso canonico avvenne nell'agosto del 1976, anche se già dal 30 aprile il sacerdote esercitava la funzione di vicario economo della Parrocchia Maria SS. della Provvidenza.
L’ex sindaco Alfio Russo e l’ex comandante della polizia urbana attraverso messaggi su Facebook hanno espresso il grande rispetto e affetto nei confronti di questo eccezionale sacerdote. Anche chi scrive ebbe l’onore di conoscerlo e stimarlo in modo particolare quando iniziò ad esercitare il ruolo di corrispondente del Giornale di Sicilia da Zafferana Etnea. Don Gigi fu il padre nobile, premuroso e attento dei paesani del turistico centro etneo. Sempre pronto a sostenerli, incoraggiarli e spronarli soprattutto nei momenti difficili e talora drammatici, ricordando sempre la Parola di Dio, “il Signore che non abbandona mai”.
Lo fece in modo mirabile durante i sismi del 1983 e del 2018, lo fece durante l'eruzione vulcanica del 2001/2003. Mantenne fino alla fine il suo proverbiale sorriso e anche quando, dopo quarantasei anni di ministero pastorale, passò il testimone al successore. Don Gigi amava il territorio zafferanese e partecipò sempre, fino a quando ci riuscì, alla scalata di Monte Zoccolaro, ogni anno a settembre, nel giorno dell'Esaltazione della Croce, dove amava celebrare la Santa Messa, sul piccolo altare ai piedi della Croce voluta dal sacerdote Salvatore Russo nel 1948, allietata dai canti del coro locale. Dal lontano marzo 1976, Padre Gigi Licciardello fu alla guida della Parrocchia Santa Maria della Provvidenza di Zafferana Etnea.
Un periodo lungo ed intenso trascorso al servizio della comunità, ricco di esperienze ed emozioni, che si avviò ineluttabilmente a conclusione quando dovette passare le consegne al successore – il giovane zafferanese padre Salvo Scuderi. Fu un momento solenne e significativo perché cadde in coincidenza con la riapertura della Chiesa Madre, a conclusione dei lavori di ristrutturazione resisi necessari a seguito dei danni prodotti dal sisma del 26 dicembre 2018. Adesso tutti immaginano Don Gigi passeggiare e conversare con il suo modo gioviale e il suo passo massiccio in Paradiso, tra i santi e i suoi amati zafferanesi che lo hanno preceduto.
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