Accoglienza e assistenza garantite, in meno di tre mesi, a partire dallo scorso maggio, a 15 mila persone, di cui 700 minori e una decina di donne in gravidanza. Migranti, provenienti soprattutto dalla Tunisia, ma anche eritrei, etiopi, afgani, marocchini, egiziani. Anche in piena estate Catania conferma la vocazione alla solidarietà. Grazie alla struttura di via Forcile, nei locali dell’ex mercato ortofrutticolo ed ex hub vaccinale, che vede coinvolta la Caritas diocesana assieme a istituzioni e associazioni di volontariato sociale. Le attività sono entrate a pieno regime nei mesi estivi, periodo in cui il numero degli sbarchi è fortemente aumentato. Non è un caso che nelle ultime settimane, la struttura ha raggiunto punte di 500 persone assistite al giorno. E oggi è previsto l’arrivo di 400 migranti, provenienti da Porto Empedocle. «Ammirevole lo sforzo di tanti catanesi che, facenti parte di varie associazioni - sottolinea l’arcivescovo, monsignor Luigi Renna - muovono un piccolo esercito di volontari per rispondere all’emergenza. Catania si conferma essere una città accogliente, pronta a fare squadra per aiutare chi in questo momento si trova in difficoltà. Bisogna sempre lavorare per rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni» L’ospitalità nella struttura di via Forcile dura da due a quattro giorni, durante la quale i migranti vengono preparati al trasferimento in regioni dove sono presenti centri di prima accoglienza e inserimento accreditati dal ministero. Al suo interno opera a pieno ritmo un’equipe che si occupa della prima accoglienza e dello smistamento di migranti in emergenza. Nell’ex hub sono stati allestiti diversi locali per fornire i servizi essenziali con brande, bagni, docce e zone per i pasti. A garantire il funzionamento del centro, attraverso il coordinamento della Prefettura di Catania, sono: la Protezione civile con l’amministrazione comunale, la Croce rossa, la Caritas Diocesana e alcune cooperative convenzionate .