Catania

Venerdì 10 Maggio 2024

Catania, al carcere di Piazza Lanza un detenuto cerca di strangolare un poliziotto

Il carcere di Piazza Lanza, a Catania

Un’altra aggressione nel carcere catanese di Piazza Lanza. L’episodio si è verificato, come riporta il consigliere nazionale per la Sicilia del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Francesco Pennisi, ieri mattina, 20 ottobre. «Ennesimo grave episodio di violenza - scrive Pennisi - nel carcere etneo di Piazza Lanza. Un detenuto ha infatti aggredito e tentato di strangolare un agente di polizia penitenziaria ieri mattina, intorno alle ore 11, presso il reparto Amenano. Mentre il poliziotto preposto alla sezione si accingeva a far rientrare un detenuto nella sua cella, è stato afferrato al collo con violenza da un altro detenuto, che, con forza, ha tentato di strangolarlo. Dopo una colluttazione, l'agente è riuscito a divincolarsi e a dare l'allarme, riuscendo nel contempo a richiudere la cella». Momenti di grande tensione, evidenzia Pennisi. È intervenuto l'ispettore di sorveglianza generale assieme ad altri colleghi, per ripristinare l'ordine. L'agente ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari presso l'ospedale cittadino, da dove è stato successivamente dimesso. Il detenuto aggressore, di origine messinese, pare si sia scagliato contro l'agente per motivi relativi ad un presunto eccessivo ritardo dell'agente a rispondere ad una sua chiamata. Pennisi evidenzia che «i futili motivi del gesto fanno chiaramente emergere, ancora una volta, le gravi problematiche di ordine e disciplina dell’istituto penitenziario catanese che, tra l'altro, da circa due mesi è privo del Comandante titolare, trasferito in altra sede. Il Sappe, dopo le innumerevoli denunce di eventi critici accaduti a danno del personale di polizia penitenziaria, non riesce davvero a comprendere la totale immobilità e il disinteresse dell'amministrazione centrale e periferica, ma soprattutto degli organi istituzionali preposti per quanto quotidianamente sta avvenendo all'interno dei penitenziari italiani».

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