Si chiude a Catania il cerchio degli arresti eseguiti su delega della Procura distrettuale antimafia etnea nell’ambito dell’operazione denominata Fossa dei leoni II, che giovedì scorso ha consentito di smembrare una fiorente piazza di spaccio articolata lungo il viale Grimaldi, nel quartiere Librino, e storicamente riconducibile al clan Cappello.
Nel giro di 24 ore sono state arrestate tre persone sfuggire alla cattura ieri mattina: sono Sebastiano Marcello Girone, di 30 anni, Giovanni Melchiorre Marco Lentini, di 35, e Claudio Francesco Sciuto, di 34, destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip a carico di 14 indagati accusati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze, eseguita ieri mattina (17 novembre) dai carabinieri nelle province di Catania, Palermo, Cosenza ed Enna.
Già nel pomeriggio di giovedì, quando è scattata l’operazione, il complesso dispositivo di ricerca predisposto dall’Arma di Catania aveva fatto terra bruciata intorno a Girone e Lentini, che a distanza di un paio d’ore l’uno dall’altro si sono spontaneamente presentati presso il nucleo operativo della compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza. Sciuto è stato bloccato appena giunto in scooter in un B&B di via Etnea dove si era nascosto. Nella camera che occupava è stata sequestrata una pistola scacciacani, che era nascosta in un borsone insieme ai suoi effetti personali. L’arrestato è stato anch’egli rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Nella foto la scacciacani sequestrata a Claudio Francesco Sciuto
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