I carabinieri del comando provinciale di Catania sono impegnati in un’operazione antidroga contro un gruppo accusato di gestire tre piazze di spaccio di cocaina, crack e marijuana nel popoloso quartiere di Librino. Sono trecento i militari, con il supporto di reparti specializzati, impegnati a eseguire due ordinanze di custodia cautelari nei confronti di 14 indagati, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti contestati. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, ricettazione e invasione di terreni o edifici. Secondo l’accusa, il giro d’affari avrebbe permesso al gruppo incassi per diverse migliaia di euro al giorno, provento dello spaccio di droga ad alcune centinaia di clienti.
Tra i servizi offerti dall’associazione anche la disponibilità di un intero appartamento, una vera e propria «Drug Room», dove i clienti potevano drogarsi in tutta sicurezza, al riparo da occhi indiscreti. Fantasioso il linguaggio in codice utilizzato dai pusher per indicare le varie tipologie di droga: pacchetto di sigarette o cibo per cani per la marijuana. Utilizzato un linguaggio criptico, come una birra, mezza birra o una lampadina da 40 Watt, per indicare le quantità di cocaina.
I carabinieri stanno anche seguendo il sequestro preventivo di cinque appartamenti di proprietà dello Istituto autonome case popolari del complesso edilizio di viale Nitta 12 ritenuti utilizzati come base logistica» per l’attività illecita e in parte occupati abusivamente.
Al centro dell’operazione Sottosopra indagini, dal settembre del 2021 a ottobre del 2022, di militari dell’Arma della compagnia Fontanarossa coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla Procura per i minorenni di Catania.
I nomi degli arrestati
Gli arrestati nell’operazione Sottosopra sono: Antonino Capizzi, di 54 anni, Francesco Di Benedetto, di 36, Agatino Luciano Famano, di 29, Josè Gioia, di 23, Federico Giosuè Livoti, di 22, Santo Livoti , di 37, Santo Palazzo, di 70, Angelo Salvatore Pantò, di 45, Antonio Paratore, di 28, Salvatore Patanè, di 56, Salvatore Gaetano Platania, di 34, Anthony Carmelo Spampinato, di 30, Salvatore Zerbo, di 62.
Avrebbero mantenuto costantemente i contatti con un pluripregiudicato catanese detenuto in carcere per associazione per delinquere di tipo mafioso che si interessava in prima persona al traffico di stupefacenti gli organizzatori e gestori delle tre piazze di spaccio sgominate stamane dai carabinieri del Comando provinciale di Catania, che hanno sgominato una organizzazione che gestiva tre piazze di spaccio nel quartiere di Librino. Durante l’operazione è stato inoltre notificato un avviso di conclusione indagini preliminari ad altre 18 persone.
Contatti con un mafioso detenuto
Secondo quanto accertato gestori ed organizzatori erano i fratelli Santo e Federico Giosuè Livoti e Anthony Carmelo Spampinato, tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo. Le cessioni avvenivano sia su strada che ai piani più alti del complesso di edifici, tutti luoghi presidiati da una fitta rete di vedette. Le indagini hanno consentito di accertare come l’associazione, messa alle strette dai continui arresti e sequestri da parte dei carabinieri, avesse più volte tentato di riorganizzare la dislocazione delle proprie piazze di spaccio, cambiando gli appartamenti dove avvenivano le cessioni.
Durante le indagini sono state arrestate 23 persone e sono stati sequestrati oltre quattro kg di droga tra cocaina, crack e marijuana insieme con contanti per 5 mila euro, 18 catalizzatori e due gruppi ottici di un’autovettura Smart, tutti provento di furto, che sarebbero stati utilizzati dagli acquirenti come metodo di pagamento in cambio delle dosi di stupefacente.
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