Maxi frode fiscale da 29 milioni di euro, misure cautelari per sedici persone in varie città della Sicilia
Un raffinato sistema di froda fiscale, con regia unica su Catania, che abusava dei vantaggi normativi in tema di «distacco di personale» previsti per i contratti di «rete tra imprese» è al centro dell’operazione «Alto livello» del comando provinciale guardia di finanza etnea. Militari delle fiamme gialle stanno eseguendo ordinanze cautelari nei confronti di 16 persone a Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Palermo, Milano, Brescia, Roma e Pesaro e sequestrando quote societarie, disponibilità finanziarie e beni per 29 milioni di euro. Nell’inchiesta coordinata dalla Dda della Procura di Catania ci sono complessivamente 33 indagati.
L'operazione
Sono oltre 140 i Finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania impegnati nell’operazione «Alto livello». I militari stanno eseguendo due ordinanze cautelari emesse dal gip etneo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, che ha disposto misure personali e reali nei confronti di 16 persone. I reati ipotizzati, a vario titolo sono: associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione dei redditi, dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute previdenziali e di Iva, autoriciclaggio e riciclaggio di denaro di origine illecita. Una conferenza stampa sull’operazione si terrà alle 10 nella sala meeting del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Catania.