I carabinieri della stazione di Aci Castello hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, un 43enne catanese, ritenuto l’autore di una rapina a un centro diagnostico, commessa il 16 febbraio 2024. Il provvedimento scaturisce da indagini dei militari dell’Arma, coordinate dalla Procura di Catania, che si sono avvalse della collaborazione di cittadini coinvolti a vario titolo nella vicenda e della visione delle immagini di videosorveglianza della zona. In un filmato si vedono due banditi inseguiti da un dipendente, con il quale ingaggiano una colluttazione, durante la quale perdono le due cassette in metallo con i soldi che avevamo rubato. I due rapinatori fuggono su uno scooter, ma un passante li riprende con il proprio cellulare e poi posta sui social il video, che diventa virale. I carabinieri scoprono che durante i concitati momenti della fuga uno dei malviventi era rimasto per alcuni istanti con il volto scoperto. A quel punto sono scattati due tipi di indagini: quelle sul mezzo, che hanno evidenziato che era stata apposta una targa falsa, e quelli tecnici, condotti analizzando i cartellini foto-segnaletici custoditi nei database delle forze di polizia. Il rapinatore è stato così identificato. Nel frattempo, però, si era reso irreperibile. Ma è stato riconosciuto e arrestato dai carabinieri di Castrovillari, in Calabria, in un’area di servizio. Raggiunto dall’ordinanza, gli è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.