Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

L'indagine corruzione nella sanità, revocate tutte le misure cautelari

Il Gip di Catania ha revocato la misura cautelare per gli indagati dell’inchiesta Vasi comunicanti che il 4 luglio scorso ha scoperchiato un presunto sistema di corruzione relativo alla fornitura di stent. Nove gli indagati, accusati a vario titolo in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Il provvedimento è stato adottato perché sono venute meno le esigenze cautelari. In libertà quattro professori, rispettivamente direttori di Uoc o dipartimenti di Cardiologia dei Policlinici universitari di Catania (Corrado Tamburino) e Messina (Antonio Micari) e dei poli ospedalieri di Siracusa (Marco Contarini) e Ragusa (Antonino Nicosia), membri di un Comitato medico-scientifico del progetto Sicilian Cardiovasculary Academy (Sca). In libertà pure i referenti delle aziende distributrici dei presidi medici al centro delle indagini della guardia di finanza di Catania, Francesco Dottorini, Rosa Vitale, Caterina Maugeri e Giancarlo Antonino Girlando e Pietro Sola, amministratore della Collage di Palermo, il provider che organizzava i congressi medici: il meccanismo illecito sarebbe filtrato attraverso le sponsorizzazioni a questi eventi formativi. Tutti i nove indagati erano accusati a vario titolo in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. La revoca è motivata sul fatto che sono venute meno «le esigenze cautelari».

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