Boati ed esplosioni dall'Etna ma la cenere del vulcano, almeno per il momento, non sembra causare problemi, in particolare all'aeroporto di Catania. Protagonista, ancora una volta, il cratere Voragine (ormai cima più alta del vulcano), l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha infatti rilevato una ripresa dell'attività stromboliana anche se «le osservazioni sono fortemente limitate a causa della copertura nuvolosa che insiste sull'area sommitale». Per quanto riguarda la nube vulcanica, invece, le previsioni degli esperti parlano di una dispersione in direzione Sud-Est. Tremori e boati sono stati registrati a partire dalle 11.44 di questa mattina (25 luglio). Movimenti della Terra che si sono concentrati tra il cratere Voragine e il Sud Est a una quota di circa 2.800 metri. Il vulcanologo Boris Behncke dell'Ingv di Catania, a proposito dell'attività vulcanica dell'Etna di queste settimane, spiega: «La Voragine cresce in tempi record. Prima era un buco, ora è un cono cresciuto di 120/130 metri. Il profilo dell'Etna è cambiato in maniera importante vedremo se la Voragine farà altri parossismi, nel frattempo il cono si allarga, anche in direzione nord est».