Catania, litiga con un'altra donna e le dà fuoco dopo averle gettato addosso liquido infiammabile
Una donna di 26 anni ha riportato ustioni sul 20% del corpo dopo che, al culmine di una lite in strada, a Catania, un’altra donna le ha gettato addosso del liquido infiammabile e le ha dato fuoco. La vittima è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro con la prognosi riservata. Secondo quanto si è appreso ha ustioni al volto, collo, braccia, torace. È seguita da specialisti del Centro ustioni. Secondo una prima ricostruzione, da confermare, la lite sarebbe scoppiata dopo dei contrasti che dei minorenni avrebbero avuto al telefono per un ragazzo conteso. Sul posto sono intervenute le Volanti, indaga la Squadra mobile della Questura. L’aggressione è avvenuta ieri (26 settembre), intorno alle 18, ma la notizia si è appresa soltanto oggi. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, da confermare, potrebbe essersi trattato di un incontro per chiarire questioni in sospeso che potrebbero essere nate dopo una lite telefonica tra minorenni. Un gruppo di persone, uomini e donne, sarebbe andato davanti al palazzo della famiglia con cui era pendente il contenzioso e l’avrebbe invitata a scendere per strada. Tra le persone che erano in casa c’è anche la 26enne, ma che potrebbe non abitare lì. In strada nasce un violento alterco e una donna ha gettato della benzina addosso alla 26enne e poi ha appiccato il fuoco. Non è escluso che il gesto possa essere premeditato per il possesso del liquido infiammabile da parte della donna che lo ha utilizzato. Sul punto indaga la Squadra mobile della Questura che sta cercando di accertare anche quando e chi ha comprato la benzina. Sul posto sono subito arrivati agenti delle Volanti e un’ambulanza del 118 che ha portato la 26enne prima al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro. Ma la paziente, per la gravità delle ferite, è stata poi trasferita all’ospedale Cannizzaro, dove c’è il Centro ustioni. Secondo quanto si è appreso la 26enne è considerata in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita.