Catania

Giovedì 10 Ottobre 2024

Favori in carcere al figlio boss, sequestrato il «Caffè Etna» di Catania. Il video

Dalle indagini della squadra mobile della questura di Catania sui rapporti tra l’assistente capo della polizia penitenziaria del carcere di Giarre Carmelo Palo e il detenuto Antonino Di Grazia, è emersa l’intestazione fittizia del bar «Caffè Etna» che sarebbe stato intestato a soggetti di comodo per eludere misure di prevenzione. È quanto emerge da una nota della Procura di Catania sulle indagini della sezione reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione della Squadra mobile e dell’unità Anticorruzione della polizia. Il Giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto nei confronti dei due indagati l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e il sequestro preventivo delle quote della «Caffè Etna» e del suo complesso aziendale, il cui valore, secondo le prime stime, sarebbe di circa 600.000 euro, per il trasferimento fraudolento di valori. La posizione del titolare «di fatto» dell’esercizio commerciale è attualmente al vaglio del Gip. L’esecuzione delle misure cautelari è avvenuta la sera 2 ottobre, ma la notizia è stata resa nota oggi e ha coinvolto operatori della Squadra mobile di Catania e di Perugia perché Palo era ad Assisi.

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