I carabinieri della stazione di Maniace avevano deciso di verificare se un bar di corso Fondaco, di proprietà di un 54enne del posto, pregiudicato, rispettasse le norme igienico sanitarie, perciò, unitamente al personale dell’Asp della sezione di Adrano e Bronte, hanno raggiunto l’esercizio commerciale dando il via agli accertamenti, a tutela dei consumatori. Le carenze igieniche del locale sono saltate subito agli occhi degli specialisti dell’azienda sanitaria provinciale, ma anche dei carabinieri che, mentre ispezionavano un vano deposito del negozio, si sono accorti di una busta di plastica nera per rifiuti, appoggiata dietro la porta di quello sgabuzzino. All’interno, però, non era stata gettata l’immondizia, bensì un fucile sovrapposto calibro 12, a canne mozze, caricato con 2 munizioni a pallini, con matricola cancellata mediante punzonatura. L’insolito ritrovamento ha indotto i carabinieri a perquisire tutta la struttura palmo a palmo e, in una borsa appoggiata su di un mobile nello stesso magazzino, hanno scovato altre 3 cartucce calibro 12 a munizionamento spezzato (pallini). All’esterno del bar, invece, dentro una busta simile a quella adoperata per nascondere il fucile, l’intuito dei militari dell’Arma ha permesso di recuperare quasi 100 grammi di marijuana. A quel punto, i carabinieri hanno chiesto i rinforzi del Nucleo cinofili di Nicolosi che, nel giro di poco, li hanno raggiunti con il cane antidroga King e, assieme a loro, si sono recati anche presso l’abitazione del 54enne, situata poco distante. L’intuito dei militari è stato premiato perché il fiuto infallibile di King ha scovato, nel garage della casa, altra marijuana nascosta in un barattolo di vetro (4 grammi), mentre, su uno scaffale gli investigatori hanno recuperato 9 cartucce per pistola calibro 9x34 e una per pistola calibro 38. L’uomo ha cercato di giustificare la presenza di droga e armi, raccontando che il fucile lo aveva trovato due giorni prima in un boschetto, durante una passeggiata col suo cane, mentre la droga nascosta nel sacchetto dei rifiuti non era la sua. Ovviamente a nulla sono valse le sue scuse, perché non solo è stato denunciato per «ricettazione e detenzione abusiva di munizioni» ma è stato anche arrestato per «detenzione abusiva e porto di arma in luogo aperto al pubblico», quindi messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria che, convalidato l’operato dei carabinieri, ha disposto il trasferimento nel carcere catanese di Piazza Lanza.