in aggiornamento L’inchiesta Mercurio ha fatto luce su presunte infiltrazioni mafiosa della «famiglia» Santapaola-Ercolano, ai vertici di Cosa nostra di Catania, tra le istituzioni con voto di scambio. Oltre al deputato regionale Giuseppe Castiglione del Mpa, carabinieri del Ros hanno arrestato anche un consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa. La «famiglia» mafiosa di Ramacca, invece, si sarebbe adoperata, secondo l’accusa, a sostenere l’elezione, avvenuta, del sindaco Nunzio Vitale e del consigliere comunale Salvatore Fornare, poi eletto vice presidente del consiglio comunale. Anche loro sono stati arrestati. Secondo l’accusa, nelle elezioni amministrative per il Comune di Misterbianco del 24 ottobre del 2021, «Marchese, quale candidato della lista Sicilia Futura, avrebbe accettato la promessa di voti procurati dalla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, tramite Domenico Colombo, in cambio della promessa a soddisfare gli interessi economici, nel settore lavori pubblici, dell’associazione mafiosa». Marchese sarà poi eletto. Parallelamente l’attività investigativa dei carabinieri del Ros, coordinate dalla Dda di Catania, sulla famiglia mafiosa di Ramacca, avrebbe «individuato gli uomini di assoluta fiducia di Pasquale Oliva, deputati, sulla base dei gravi indizi raccolti, al mantenimento del controllo del territorio di rispettiva competenza e alla cura degli interessi economici del sodalizio mafioso». Tra questi, ricostruisce la Dda, «Vincenzo Rizzo, che avrebbe il ruolo di organizzatore per il territorio di Palagonia e Ramacca». «In questo contesto - accusa la Procura di Catania - sarebbe emersa la capacità della famiglia mafiosa di Ramacca di condizionare l’esito delle consultazioni elettorali amministrative per il comune di Ramacca, avvenute l’11 ottobre del 2021, in forza del patto stabilito tra gli affiliati, Antonio Di Benedetto e Salvatore Mendolia e i candidati a sindaco Nunzio Vitale e a consigliere comunale Salvatore Fornaro, entrambi con la lista Ramacca costruiamo una bella storia». L’accordo, sempre sulla base dei gravi indizi raccolti, contesta la Dda, «avrebbe previsto l’impegno da parte degli affiliati di procurare voti a favore dei due politici in cambio dell’affidamento di lavori pubblici a ditte segnalate dalla stessa associazione mafiosa». Ma non solo, sottolinea la Procura, «l'accordo avrebbe anche avuto come oggetto la carriera politica del Fornaro che, poiché strettamente legato a Di Benedetto, gravemente indiziato di essere componente dell’associazione mafiosa, doveva essergli garantita dalla sponda politica un ruolo strategico all’interno dell’amministrazione comunale». Vitale sarà eletto sindaco e Fornaro consigliere e poi vicepresidente del Consiglio comunale. Uno dei consiglieri comunali arrestati nell’ambito dell’inchiesta Mercurio è Matteo Marchese, 47 anni. Esponente del Mpa, nel 2021, alle Comunali di Misterbianco era stato candidato nella lista Sicilia Futura. Le elezioni furono vinte dal candidato del centrodestra Marco Corsaro, con Marchese che si è sempre collocato all’opposizione. Marchese vicesindaco nel 2019 quando il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose dopo l’inchiesta Revolution Bet della Procura di Catania.