Scritte inneggianti il duce sono comparse sulle saracinesche della sede Arcigay di Catania, in via Verona 84. La comunità Lgbtqia+ contesta «l'assenza della voce delle istituzioni e di una condanna del sindaco di Catania al vile attacco fascista che abbiamo ricevuto». Sulla pagina Facebook dell'Arcigay di Catania il video messaggio di Natascia Maesi (nella foto), presidente nazionale dell'associazione. «Spiace dovere constatare che vi siano ancora sacche così diffuse di quell'anti-cultura fascista, figlia dell’intolleranza e che non conosce altre forme di linguaggio se non quello della violenza e dell’aggressione. Il vile atto ai danni della sede Arcigay di Catania non ci scoraggia e non ci intimorisce ma dà ancora più forza alla lotta contro l’odio che dobbiamo portare avanti in nome di quei principi di libertà e rispetto dei diritti che dovrebbero appartenere a tutti», afferma Jose Marano, deputata regionale del Movimento Cinquestelle. «All’Associazione - prosegue la parlamentare regionale - e a tutta la comunità Lgbtqia+ va la mia solidarietà. Questi rigurgiti fascisti sono inaccettabili».