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Intervengono per un anziano investito da un uomo sul monopattino, picchiati i soccorritori del 118

Riccardo Castro, presidente della Seus 118
Riccardo Castro, presidente della Seus 118

Ennesima aggressione agli operatori della Seus 118 in Sicilia. Ieri, domenica 14 aprile, a Catania un’ambulanza era stata inviata nel centro città per soccorrere una persona investita da un monopattino. All’arrivo sul posto l’equipaggio ha trovato un anziano ferito che veniva aggredito dall’uomo alla guida del monopattino, un giovane extracomunitario in evidente stato di alterazione psicofisica.

I due soccorritori del 118, un uomo e una donna, hanno cercato di fermare l’aggressione, ma hanno rimediato calci e pugni dall’uomo. Nonostante tutto, con l’aiuto di qualche passante, sono riusciti a mettere in salvo l’anziano.

Successivamente i due operatori si sono recati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi, dove hanno ricevuto una prognosi di 5 giorni.

«Auguro una pronta e immediata guarigione - ha detto Riccardo Castro, presidente della Seus 118 - ai nostri due soccorritori feriti, i quali sono intervenuti con grande professionalità e umanità, non esitando a mettere a rischio la propria incolumità per salvare l’anziano. E’ inaccettabile che i nostri operatori siano continuamente vittime di aggressioni. Nel 2025 sono già 10 i casi in Sicilia che hanno coinvolto soccorritori della Seus, a testimonianza di un fenomeno vergognoso che va debellato prima possibile. Il nostro Servizio rappresenta il front-office della Sanità e gli autisti-soccorritori sono fondamentali nel sistema dell’emergenza-urgenza 118. Tuttavia in Italia non sono inseriti nelle professione sanitarie. E’ urgente, quindi, il riconoscimento giuridico della figura professionale dell’autista-soccorritore: ciò consentirebbe di estendere automaticamente le tutele previste per il personale sanitario anche agli operatori dell’emergenza extraospedaliera, indipendentemente dal loro inquadramento contrattuale o dalla struttura di appartenenza».

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