
Avrebbe provato a fermare la madre il bimbo di 7 anni, testimone suo malgrado, dell’infanticidio avvenuto martedì a Misterbianco, dove una donna di 40 anni ha gettato dal terzo piano della propria abitazione di via Marchese la figlia di appena sette mesi, la piccola Maria Rosa.
La bimba è morta per le gravi ferite riportate a seguito della caduta dall’alto, da un’altezza di oltre 12 metri. Dalle indagini condotte dai carabinieri è emerso che il bambino avrebbe visto la mamma che ha preso la sorellina e prima che mettesse in atto il drammatico gesto avrebbe cercato di bloccarla: «mamma che stai facendo...», le avrebbe detto.
Il gesto è legato a problemi di fragilità psicologica della donna acuiti da una depressione post-partum che l’avrebbe portata, secondo alcuni familiari, a rifiutare la figlia. Al momento della tragedia si trovavano in casa anche il padre dei bambini, la nonna e una zia paterna. L’unico ad accorgersi di quello che stava accadendo sarebbe stato appunto il fratellino che ha tentato di fermarla.
La quarantenne avrebbe approfittato di un attimo di distrazione dei familiari per compiere l’omicidio.
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