Sono stati trovati dalla polizia di Stato all’interno di un immobile di San Cristoforo adibito a piazza di spaccio, già sottoposto a sequestro a seguito di un precedente intervento della squadra volanti. Due trentenni catanesi sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.
I controlli effettuati nelle settimane appena trascorse dai poliziotti della squadra volanti avevano consentito di individuare uno stabile nel quartiere San Cristoforo, in via Sturiale, adibito a “piazza di spaccio”. L’immobile era stato dotato di un complesso sistema di videosorveglianza utilizzato per monitorare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine e consentire, in tal caso, ai pusher di disfarsi della sostanza e fuggire. In quell’occasione l’abitazione, proprio per la sua destinazione d’uso, era stata sottoposta d’urgenza a sequestro preventivo ad opera dei poliziotti.
Qualche giorno fa, gli agenti delle volanti si sono recati nuovamente presso lo stabile per apporre i sigilli in seguito al decreto di sequestro preventivo emesso dall’Autorità Giudiziaria. Tuttavia, appena giunti sul posto, hanno notato che la porta d’accesso dell’abitazione era socchiusa e hanno sentito alcuni rumori all’interno, sospettando che gli spacciatori avessero fatto accesso indebitamente nei locali per ricostituire la piazza di spaccio.
In effetti, all’interno i poliziotti hanno trovato sei persone, una delle quali gestiva lo spaccio in quanto era seduta dietro un banchetto sul quale era presente vario materiale da confezionamento e residui di droga ed era intenta a gestire i monitor dell’impianto di videosorveglianza. Un secondo soggetto, noto agli agenti per i precedenti per spaccio, alla vista dei poliziotti ha tentato di fuggire attraverso una porticina che consentiva l’accesso ai tetti dell’immobile, ma grazie alla prontezza dei poliziotti è stato subito fermato. Dagli accertamenti effettuati nell’immediatezza è emerso che quest’ultimo era sottoposto agli arresti domiciliari e, pertanto, avrebbe dovuto trovarsi nella sua abitazione. L’uomo ha riferito ai poliziotti di essere un abituale assuntore di crack e di spacciare per guadagnarsi i soldi per poter acquistare la droga.
Gli agenti sono riusciti a recuperare solo parte della sostanza stupefacente, in quanto i pusher, essendosi accorti dell’arrivo della Polizia, hanno tentato di disfarsi della droga gettandola in bagno. Dallo scarico del wc è stato possibile recuperare circa 20 grammi di marijuana e 6 grammi di crack, che sono stati sequestrati unitamente al materiale utilizzato per preparare le dosi, al nuovo impianto di videosorveglianza e ad una somma di denaro di quasi 100 euro.
I due pusher sono stati arrestati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria ed, inoltre, unitamente gli altri quattro soggetti trovati all’interno della casa di spaccio, che vi si erano recati per consumare sostanze stupefacenti, sono stati denunciati per il reato di violazione dei sigilli, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.
Nell’occasione, i poliziotti della squadra volanti hanno proceduto a dare esecuzione al sequestro preventivo dell’immobile così come disposto dall’autorità giudiziaria.
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