L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio Etneo, comunica che «l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e satellitari e le osservazioni vulcanologiche, indicano che il flusso lavico alimentato dalla bocca eruttiva posta alla quota stimata di 2.980 metri sul livello del mare è ancora attivo». Stamane il flusso lavico aveva un’estensione stimata di 500 metri e si stava propagando in direzione Sud. Il fronte più avanzato si attesta alla quota di 2.770 metri. Continua con intensità variabile la modesta attività esplosiva al cratere di Sud-Est con episodica produzione di cenere che si disperde rapidamente in area sommitale. Il tremore vulcanico si è mantenuto nella fascia dei valori medi con ampie oscillazioni, solo occasionalmente ha raggiunto di poco i valori alti. Le localizzazioni delle sorgenti ricadono tra i 2.800 e i 3.000 metri di quota in una zona compresa tra cratere di Sud Est e cratere di Nord Est. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.