
l gup di Catania, Pietro Currò, ha archiviato l’inchiesta per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto che coinvolgeva sette magistrati – cinque della Procura di Caltanissetta e due della Direzione nazionale antimafia – e due giornalisti.
Il procedimento era nato dalla denuncia del collaboratore di giustizia Maurizio Avola, che si era autoaccusato di avere partecipato alla strage di via D’Amelio e alle fasi preparatorie dell’attentato. Le sue dichiarazioni, ritenute dai pm di Caltanissetta non riscontrate, avevano portato all’apertura di un fascicolo per verificare la gestione delle indagini sulla sua attendibilità. Secondo l’esposto, i magistrati avrebbero iscritto Avola e il suo legale nel registro degli indagati senza presupposti di legge e avrebbero interrogato come testimoni, nonostante già indagati, anche due giornalisti autori di un libro sulle dichiarazioni del pentito.
La Procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione già nel novembre 2022, sostenendo che le ipotesi di reato non fossero fondate né in diritto né in fatto, ricordando inoltre che l’abuso d’ufficio è stato abrogato durante il procedimento. Il gup Currò ha condiviso questa impostazione, disponendo la chiusura definitiva del caso.
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