CATANIA. "In questo periodo sto scrivendo alcune storie interessanti e chissà che non possa tornare a girare un film da queste parti. Adoro la Sicilia". Lo ha detto la regista e sceneggiatrice Lina Wertmuller incontrando i giornalisti a Catania nella sede di Scuola cinema a Catania e Centro studi laboratorio d'arte, ospite del direttore Alfredo Lo Piero. All'incontro, nel quale si è parlato di teatro e di cinema, ha preso parte Tuccio Musumeci, fra gli attori di "Mimì metallurgico ferito nell'onore".
La regista ha ricordato il grande Turi Ferro: "Per me è un pezzo di cuore. Mi manca tantissimo" e parlando di Luca Zingaretti ha detto: "Mi piace molto come attore, ha un accento vagamente siciliano senza però diventare caricatura". Wertmuller non ha risparmiato critiche al remake americano del suo "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" ed ha dato vita ad un siparietto insieme con un esercente cinematografico che l'ha ringraziata per i grossi guadagni realizzati negli anni grazie ai suoi film.
Parlando della Sicilia e dei siciliani ha detto: "Non vi rendete conto di stare su uno scoglio di importanza strategica: cosa c'è di meglio delle invasioni per accrescere la civiltà?". Durante l'incontro c'è stata una riflessione sulla crisi della "settima arte", fra le esigenze di bilancio sempre più stringenti, mancanza di idee dei registi e la ricerca di finanziamenti. Sul rapporto con il potere la Wertmuller ha confermato il suo anticonformismo: "Non ne ho mai avuto - ha detto - grande rispetto. Sono un cavallo libero e intendo rimanerlo".
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