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Museo egizio a Catania, potrebbe sorgere al Convento dei Crociferi

CATANIA. Primo incontro ieri al ministero di beni culturali e turismo per il progetto di una sede distaccata a Catania del Museo Egizio. Alla presenza del ministro Franceschini, la presidente dell'Egizio Christillin e il direttore Christian Greco hanno incontrato il sindaco di Catania bianco per valutare la proposta di una nuova sede («un pò come ha già fatto il Louvre», ha spiegato poi il ministro) nella città siciliana. Il luogo individuato, è stato confermato, sarebbe il Convento dei Crociferi, anche se tutto il progetto, hanno sottolineato sia il ministro sia gli esponenti dell'Egizio, «è ancora in fieri».

Intanto però la discussione va avanti e se il direttore dell'Egizio Greco spiega di non aver ancora mai visto quella che dovrebbe diventare la sede distaccata del museo torinese, ci sono già delle idee sulle opere che dovrebbero esservi esposte, tutte provenienti comunque dai depositi. «Se si riuscisse a realizzare il progetto - ha spiegato Greco a margine della presentazione oggi a Roma della grande mostra in tre sedi Egitto Pompei -  io desidererei  portare a Catania del materiale dell'età ellenistica che dialogasse con il materiale archeologico presente nell'isola. Perchè il rapporto che si ebbe in età ellenistica tra la Sicilia e l'Egitto - ha sottolineato-
fu intensissimo e ricreare questo rapporto e questo dialogo e soprattutto rimettere in connessione la Sicilia con la sponda sud del mediterraneo con un progetto di diplomazia culturale mi sembra molto importante, anche pensando alla situazione attuale. La Sicilia, e lo dico in senso positivo, oggi viene  invasa da immigrati che in una collezione come quella che immagino potrebbero trovare un motivo di identificazione culturale. A Torino già qualcosa in questo senso abbiamo fatto - ha concluso - con  20 ragazzi egiziani coinvolti come ambasciatori della nostra collezione».

Per il sindaco Enzo Bianco «quella della sezione staccata di un importante museo rappresenta un'idea vincente anche per l'Italia, analogamente a quanto accaduto per altre grandi istituzioni internazionali, a  cominciare dal Louvre». «È un'opportunità di grande importanza - ha osservato - per la nostra Città che sta diventando ogni giorno di più un vivace sito di attrattive culturali».
Il sindaco ha sottolineato come l'Amministrazione catanese stia agendo di concerto con la Regione e in particolare con gli assessori al Turismo Anthony Barbagallo e ai Beni Culturali Carlo Vermiglio. «Dall'incontro con il ministro Franceschini - ha sottolineato l'assessore alla Bellezza, Orazio Licandro - sono emerse la potenza e la suggestione di questa sperimentazione, possibile grazie alla strategia delle politiche culturali messa a punto in questi due anni e mezzo e che ha portato a risultati sorprendenti tali da interessare anche le più prestigiose istituzioni museali del Paese».

Bianco e Licandro hanno ribadito inoltre come l'ex Convento dei Crociferi, nella visione dell'Amministrazione, debba diventare un polo culturale nevralgico del Mezzogiorno.

Nelle prossime settimane una delegazione tecnica del museo eseguirà un sopralluogo a Catania per partire con il progetto operativo analizzando tutti gli aspetti tecnici. A guidare la delegazione sarà il direttore Greco, che ha sottolineato come la  Sicilia, collocata al centro del Mediterraneo, sia una terra ideale per sviluppare tematiche connesse all'antico Egitto.

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