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Decolla la cittadella del Carnevale di Acireale

ACIREALE. L' idea geniale venne a Giovanni Coco, pluripremiato "maestro" dei carristi del "Più bel Carnevale di Sicilia", di ritorno dal fruttuoso scambio con visita al Carnevale viareggino, e dopo aver visto la Cittadella del Carnevale che esisteva nel centro toscano. Ben altra cosa rispetto ai miseri quattro capannoni, vecchi, scassati e malconci, che si trovavano in via Jacopone da Todi per la squadra dei carristi acesi. L' idea di Giovanni Coco fu: e perché non trasformare l' area di via Jacopone da Todi nella "Cittadella del Carnevale" acese? Di serie B, senza dubbio, rispetto a quella viareggina, ma almeno un posto più dignitoso dove i carristi potessero lavorare.

Ci si batté, Giovanni Coco, tanto da carrista quanto da Consigliere comunale, fino a ottenere un risultato: l' ammodernamento e la messa a norma dei vecchi capannoni. Riuscì anche a vederla finita l' opera, prima che un brutto male se lo portasse via. Non è arrivato a vedere, per sua fortuna, Giovanni Coco, ciò che successe dopo alla "Cittadella del Carnevale" che oggi porta il suo nome, non arrivò a vedere come i lavori fatti anche con un importante impegno economico da parte del Comune andarono alla malora in poco tempo, convincendo la Fondazione del "Più bel Carnevale di Sicilia", allora presieduta da Antonio Coniglio, che era meglio fermare per un anno il lavoro dei carristi, adattandosi ad andare in scena con i carri riciclati, per rimettere in sesto la Cittadella piuttosto che lasciarla aperta e rischiare che qualcuno si facesse male.

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