CATANIA. Tappeti di colorate maioliche del Seicento, affreschi con madonne sorridenti che affiorano fra alte siepi di scaffali, persino un antico sepolcro - notizia inedita - di cui si è trovata traccia fra le carte e che sarebbe occultato alla vista sotto le fondamenta del convento di Santa Caterina. Sono numerosi i tesori inesplorati dell' Archivio di Stato etneo. Alcuni di questi saranno aperti al pubblico, domenica 9, dalle 9,15 alle 13,15 in occasione di: Domenica di Carta, manifestazione promossa dal ministero dei Beni culturali, che consentirà a chiunque di curiosare fra biblioteche e archivi statali che, per l' occasione, avranno un' apertura straordinaria.
L' Archivio di Stato catanese, con i suoi 21 chilometri di documenti - questa la stima riferita dalla sua direttrice, Anna Maria Iozzia - apre al pubblico il maestoso portone di ferro al 156 di via Vittorio Emanuele II. Al suo interno, nell' ex convento settecentesco di Santa Caterina al Rosario - costruito un secolo prima e rifatto più ampio dopo il terribile terremoto del 1693 che rase al suolo Catania e la Sicilia orientale - i visitatori guidati dal personale potranno accedere ai vari depositi del piano terra e del primo piano alla scoperta di quel patrimonio inestimabile che sono gli archivi e le biblioteche italiane.
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