Nel nuovo album, in uscita il 18 ottobre, Franco Battiato canta di trascendenza, poesia, rapporto con l'Altro e con l'Alto. Quasi una sorta di testamento spirituale questa nuova fatica discografica, che si porta dietro uno strascico di indiscrezioni e dubbi sulle sue reali condizioni di salute. La voce del nuovo album è stata registrata un paio di anni fa - è stato spiegato oggi in conferenza stampa a Milano dove l'artista, a causa delle condizioni di salute, era assente - arrangiata da lui (scrittura e composizione con Juri Camisasca) e con l'aggiunta degli archi, sempre di suo copyright, ma suonati dalla inglese Royal Philharmonic Concert Orchestra nel maggio scorso. Le altre 14 canzoni proposte, registrate sempre con la Royal in concerti live nel 2017, sono una summa di stampo sinfonico del tanto bello di Battiato, da 'La Cura', 'E ti vengo a cercare', 'Le nostre anime', 'Come un cammello in una grondaia', 'Le sacre sinfonie del tempo' a 'Povera Patria', 'I treni di Touzer' e 'Prospettiva Nevsky'. "La vita non finisce, è come il sonno, la nascita è come il risveglio finché non saremo liberi torneremo ancora e ancora e ancora...", scrive Battiato in 'Torneremo ancora' e aggiunge, fra l'altro, "lo sai, che il sogno è realtà un mondo inviolato ci aspetta da sempre i migranti di Ganden in corpi di luci su pianeti invisibili". Parole profonde, che fanno riflettere sul destino che aspetta tutti alla fine dell'esistenza. E come sempre c'è attenzione alla religiosità: i migranti di Ganden rappresentano il percorso delle anime al termine della vita terrena e le vicissitudini che questa nostra esistenza comporta. La copertina è una fotografia scattata a Grado (Gorizia), nell'alto Adriatico con la marea bassissima e tantissime persone a camminare in due centimetri d'acqua con una luce arancio che da terra raggiunge il cielo. Intensa e simbolica. La pubblicazione dell'album, in un momento molto delicato della salute dell'artista, ha creato qualche polemica sul web soprattutto per l'ipotesi che vi siano canzoni realizzate da tempo e mai pubblicate come capita a tanti musicisti. I collaboratori di Battiato, Francesco Cattini, Pino Pischetola e Francesco Messina hanno però stemperato la questione. "Franco non ha neanche un accordo da parte, né canzoni - è stato detto - è sempre stato un perfezionista. 'Torneremo ancora' gli piaceva molto, ha capito di aver scritto qualcosa di importante e quando ha ascoltato l'intero cd era emozionato". "'Torneremo ancora' è tutta di Franco, ha inciso la voce un paio di anni fa e poi è stata mixata come è normale con la musica scritta e suonata da lui, chi lo conosce sa che ogni nota è sua - è stato precisato -. Si trovava nella grande professionalità delle orchestre inglesi e quindi sono proposte le canzoni registrate nel tour, con una microfonatura da studio professionale, con l'inedito". E' stato anche mostrato un video di Franco Battiato in studio casa sua e Francesco Messina, scherzando, ha rimarcato: "E' stato girato il 10 e l'11 agosto, peccato che non abbiamo messo un giornale per dimostrarlo".