In arrivo per gli studenti dell’Università di Catania 1250 borse di studio per mezzo milione di euro. La Consulta degli studenti e, su proposta della rappresentanza studentesca, il Senato accademico e il Consiglio d’amministrazione dell’Ateneo, per l’anno accademico in corso hanno deliberato incentivi con premi di 400 euro. In un periodo in cui reperire risorse economiche non è facile, 500mila euro per borse di studio non passano inosservati e viene spontaneo chiedersi da dove arrivino. Sul punto il senatore accademico Pierpaolo Panebianco spiega: «Lo scorso anno accademico il “Fondo contributi per le spese di trasporto interurbano” sostenute dagli studenti ammontava a 300mila euro, ma ne sono stati richiesti e rimborsati solo 15mila, per cui quest’anno abbiamo proposto di far destinare a questa voce 85mila euro e stornare gli altri 215mila sul “Fondo attività, interventi e merito” insieme ai 285mila residui dell’anno scorso. Così - precisa Panebianco - nel 2020 agli studenti dell’Università di Catania potranno essere elargite 1250 borse di studio del valore di 400 euro ciascuna». Panebianco continua spiegando come saranno distribuite queste borse: «Abbiamo pensato di crearne 1025, per un totale di 410mila euro, come premio per gli studenti meritevoli di tutti i corsi di laurea, e 225 borse, per complessivi 90mila euro, come premio di laurea triennale per incentivare la prosecuzione con la magistrale da noi, per cui un premio riservato agli studenti che decidono di continuare gli studi nella nostra Università». L’istituzione di queste borse di studio è stata proposta dai senatori accademici Alberto Vazzano, Pierpaolo Panebianco, Alessandro Bulgari, Giuseppe Fava, Antonino Moschetto e Antonio De Madeira Cirino e dall’ex senatore Federico Scalisi; dai consiglieri d’amministrazione Carlotta Costanzo e Maurizio Anicito; dal presidente della Consulta degli studenti Marco Tucci. Il relativo iter è cominciato a ottobre, con l’approvazione da parte della Consulta e del Senato, e si è concluso alcuni giorni fa con il via libera del Cda. Il senatore Panebianco conclude: «Molto importante è stato il ruolo svolto dal rettore Francesco Priolo a sostegno della nostra idea, a cui ha creduto da subito, mettendoci a disposizione i servizi per la raccolta e l’analisi dei dati necessari a sviluppare il progetto, che si è realizzato sia grazie alla condivisione del Magnifico sia grazie alla sinergia con la pro rettrice Vania Patanè e con il dottor Giuseppe Caruso, dirigente dell’area didattica». Agli studenti dell’Università di Catania non rimane che da tenere sotto controllo il sito internet dell’Ateneo e attendere l’imminente pubblicazione del bando.