Infomedia, fake news, debunking: tre termini con cui ci stiamo abituando a convivere, visto il proliferare di notizie false che si propagano alla velocità della luce, grazie anche ai social. Come difendersi dalle "bufale" e come individuarle è apparentemente semplice e facile per gli addetti ai lavori, meno per i lettori e i navigatori che, purtroppo, sono sempre più superficiali e distratti nella lettura dei post. È il tema del libro "Completamente falso praticamente vero. Le fake news e il racconto dell'emergenza coronavirus" del giornalista Aldo Mantineo con la prefazione di Giancarlo Tartaglia, edito da Media&Books. Il sistema di "creazione" delle notizie e di diffusione delle informazioni è, difatti, profondamente cambiato rispetto allo schema più tradizionale ed elementare che conoscevamo. Adesso, ciascuno di noi è al tempo stesso fruitore ma anche produttore di contenuti grazie a una tecnologia di immediato e semplicissimo utilizzo oltre che a costi tutto sommato accessibili. Un nuovo, anche se non nuovissimo, quadro nel quale il sistema dei social ha un ruolo da protagonista e fenomeni come quello delle fake news e della disinformazione occupano uno spazio ben preciso miscelando "pezzi" di verità, decontestualizzando accadimenti, mettendo assieme brandelli di realtà a scenari verosimili. È un'area, scrive Mantineo, nella quale si incrociano anche altri fenomeni come negazionismo e complottismo, alimentando così quella spirale fatta di informazioni non verificate terribilmente "affascinanti" e capaci di "parlare" alla nostra pancia. E quanto ciò sia pericoloso lo stiamo ben sperimentando in questa emergenza coronavirus con ad esempio, l'indicazione di improbabili e pericolosi sistemi di cura che non di rado hanno anche causato vittime. Il libro, utilizzando come filo condutture proprio il racconto della pandemia fatto sia dal sistema della comunicazione mainstream che da quello dei social, analizza l'incidenza del fenomeno delle fake news passando anche per una serie di casi-tipo di particolare rilevanza e risonanza mediatica. Il volume nasce come ampliamento e aggiornamento dell'instant book "Fakecrazia" pubblicato a maggio 2020 soltanto in versione digitale. Completano il libro alcune interviste con giornalisti, saggisti, docenti universitari e operatori della comunicazione; un particolare abbecedario per una "lettura" rapida della pandemia attraverso 21 parole-chiave; una sezione di documenti con il primo report della Task force anti fake news del Governo e il testo dell'audizione del presidente dell'Autorità Garante delle comunicazioni davanti alle commissioni riunite Telecomunicazioni e Cultura della Camera.