Hanno fatto apprezzare e conoscere le collezioni dell’Ateneo catanese esposte al Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane del Palazzo centrale e gli exibit interattivi e le animazioni in 3D della Città della Scienza in occasione dei quattro appuntamenti dell’iniziativa “Le Vie dei Tesori”.
Nuovi pecorsi espositi per affascinare i visitatori
Sono i 31 studenti dei dipartimenti di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, di Fisica e Astronomia, di Giurisprudenza, di Economia e Impresa, di Matematica e Informatica, di Scienze umanistiche e di Scienze della formazione dell’Università di Catania che, trasvestiti da “Ciceroni”, hanno entusiasmato i più piccoli, gli “scienziati” del futuro, ma anche i più grandi, con le numerose simulazioni e anche video e realtà virtuale, alla Città della Scienza. Ma non solo, al Palazzo centrale hanno fatto ripercorrere la storia dell’ateneo grazie ad un susseguirsi di collezioni di preziosi beni museali, presenti al Museo dei Saperi e le Mirabilia siciliane, testimonianza e espressione del grande valore storico-artistico, scientifico e documentale del patrimonio universitario catanese. Un’area espositiva arricchita di recente con lo scheletro dell’elefante nano, il Palaeoloxodon Falconeri, una specie endemica proprio per la sua inusuale statura vissuta fino a 500mila anni fa.
Premiati gli stuenti Ciceroni
E proprio, nell’auditorium della Città della Scienza, gli organizzatori dell’iniziativa “Le Vie Tesori” hanno voluto premiare gli studenti, i veri protagonisti dell’evento. «Questa esperienza, fortemente voluta dalla presidentessa de “Le Vie dei Tesori”, Laura Anello, ha permesso agli studenti dell’ateneo di accrescere la propria formazione, ma soprattutto di rendere più accattivanti le visite guidate, con un approccio anche più scientifico e con vere e proprie storytelling create e adattate appositamente al pubblico presente, che hanno ulteriormente appassionato grandi e piccoli. Lo testimoniano i numeri relativi alle presenze nei due siti di ateneo che sono davvero importanti» ha spiegato Teresa Saitta, event manager Le Vie dei tesori Catania. Sulla stessa linea la professoressa Alessia Tricomi, delegata alla Terza missione dell’ateneo catanese, che ha ribadito «l’importanza delle sinergie che l’Università di Catania ha instaurato nel tempo con enti e associazioni al fine di valorizzare e promuovere il territorio e le sue bellezze culturali e architettoniche». «Un risultato raggiunto grazie al Sistema museale d’Ateneo, coordinato dalla delegata Germana Barone, ai nostri studenti che hanno inventato “nuovi” percorsi espositivi che hanno affascinato i futuri scienziati e umanisti e al contributo del Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia» ha aggiunto la docente alla presenza del dirigente dell’area della Terza missione, ing. Lucio Mannino. «L’ottimo risultato dell’iniziativa è frutto del prestigio dell’Università di Catania e dell’importanza dei materiali esposti insieme al contribuito fondamentale dei nostri giovani che con entusiasmo e professionalità hanno saputo raccontare ad un pubblico di tutte le età storia dell’ateneo catanese» ha spiegato la prof.ssa Germana Barone, delegata al Sistema museale d’Ateneo. «Il ruolo degli studenti è stato di fondamentale importanza e occorre evidenziare la loro azione di volontariato» ha spiegato Ornella Maci dell’area della Terza missione d’Ateneo, coordinatrice degli studenti per l’iniziativa “Le Vie dei Tesori”. Un risultato raggiunto grazie anche al contributo fondamentale della dottoranda Maura Fugazzotto, dei dottori di ricerca Roberta Occhipinti e Claudio Finocchiaro e dei dipendenti Fabio Viglianisi, Gianluca Trovato e Rossella Bruno.