Dopo il grande debutto di sabato 2 aprile, continuano da mercoledì 6 a domenica 10 aprile le repliche di Peppa la Cannoniera, spettacolo che vede in scena un’intensa Guia Jelo nei panni dell'eroina del Risorgimento che si distinse durante l’insurrezione antiborbonica di Catania del 31 maggio 1860. Il testo di Antonino Russo Giusti, diretto dal regista Turi Giordano e prodotto da Associazione Città Teatro con la collaborazione del Teatro Martoglio di Belpasso, vede in scena, al fianco della travolgente attrice Guia Jelo, un’affiatata compagnia teatrale composta da: Cosimo Coltraro nei panni del Vice Brigadiere, Massimo Giustolisi in quelli di Turi, nipote di Peppa, Emanuele Puglia che interpreta l’Ispettore di Polizia, Raniela Ragonese nei panni di Gna Pudda, Nino Signorello nel ruolo di Don Pepè, Gianni Sineri che interpreta il Caporale. E poi, ancora, i giovani Alessandra Pandolfini, Graziana Spampinato, Andrea Zappalà I costumi sono delle sorelle Rinaldi, le luci di Antonio Licciardello, le scene di Jacopo Manni.
“E’ un enorme orgoglio lavorare su un testo scritto dal grande Antonino Russo Giusti che parla della nostra storia e di questa grande eroina siciliana”, dice il regista Turi Giordano. “Ho mantenuto l’impostazione originale – continua - anche se ho cercato di inserire alcuni fatti storici per aggiungere maggiore realtà a un testo che ha un’elevata accezione fantasiosa. Non dimentichiamo, infatti, che Giusti scrisse questa commedia nel 1939, in piena epoca fascista e che è molto probabile che con il suo fare comico e la sua penna pungente trovasse il modo di scrivere contro la tirannia, sbeffeggiando a suo modo il potere. E’ un lavoro importante, in cui non mancherà qualche sorpresa finale”.
Un lavoro a cui la protagonista, l’attrice Guia Jelo, si è preparata con un enorme senso di responsabilità nei confronti di un personaggio così fondamentale nella storia del Risorgimento.
“Il mio approccio alla donna e patriota si sdoppia – spiega Guia Jelo – nei confronti di Peppa e Giuseppina. Ho lavorato, insieme alle regia per costruire un personaggio “femminilmente maschile”: un personaggio storico che però di permettesse di non togliere al pubblico la Guia che sono abituati a vedere. Sono certa che il pubblico saprà apprezzare la storia di questa grande eroina. Al di là di questo mio rapporto artistico con Peppa la cannoniera, c’è poi quello personale con Giuseppina Bolognara, una donna che chissà cosa penserebbe oggi della condizione dei siciliani”. E oltre otre la costruzione del personaggio in scena, c’è soprattutto una grande artista che entra nei panni di un’eroina e che sente una grande remora nei confronti dell’atto che questa patriota compie. “Peppa uccide i giovani soldati borboni per difendere i patrioti – conclude Guia Jelo - e dice “erano tutti figghiuzzi mei” ma sa bene che anche i soldati borboni sono figli di madre. E di questo non può non dolersi”.
Guia Jelo in “Peppa la Cannoniera” di Antonino Russo Giusti; regia Turi Giordano con Cosimo Coltraro Vice Brigadiere, Massimo Giustolisi Turi, nipote di Peppa, Emanuele Puglia l’Ispettore di Polizia, Raniela Ragonese Gna Pudda, Nino Signorello Don Pepè, Gianni Sineri il Caporale
e con Alessandra Pandolfini Maruzza figlia di Gna Pudda - la signora Clara, moglie dell’ispettore, Graziana Spampinato Ninetta, vicina di casa
Andrea Zappalà Capitano guardia Nazionale, costumi Sorelle Rinaldi; luci Antonio Licciardello; scene Jacopo Manni
Caricamento commenti
Commenta la notizia