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Inaugurata la mostra su Tolkien a Catania, il ministro Giuli: «parla lingua universale, attualissima e urgente»

Evento per i settant'anni dalla pubblicazione del Signore degli Anelli e dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo

«Affascina il fatto che Tolkien parli una lingua universale, senza tempo, che con la sua epica moderna, antica e contemporanea al tempo stesso evochi dei valori, sempre eterni: l’amicizia, l’eroismo, un eroismo mite, un rapporto tra l’uomo e la natura fatto di armonia e di sacralità. Sono tutti i temi che lo rendono attualissimo,
contemporaneo e urgente». Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, all’inaugurazione a Catania della mostra intitolata «Tolkien. Uomo, Professore, Autore» realizzata per i
settant'anni dalla pubblicazione del Signore degli Anelli e dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo.

L'evento è approdato al Palazzo della Cultura nel capoluogo etneo, dopo una prima tappa a Roma e dopo essere stata già a Napoli e Torino, la mostra arriva al Palazzo della Cultura dove resterà fino al 31 luglio. Promossa e sostenuta nella sua progettazione dal Mic, finirà il suo viaggio a Trieste nel prossimo autunno.

Le parole del ministro Giuli

Il ministro aggiunge: «I ricordi miei di Tolkien sono quelli di quando non avevo i capelli canuti, di una adolescenza che è stata punteggiata da varie letture, alcune filosofiche e il pensiero tragico. Poi ci si imbatte in Tolkien e nella possibilità, per arieggiare una sua frase famosa, di immaginare un’anima sana e pulita da coltivare perché questo è un messaggio che ci lascia con la sua grande inventiva, la sua grande creatività e il suo grande amore per la vita per gli esseri umani al di là di ogni strumentalizzazione politica presente
passata e futura».

E osserva: «Nella fiaba il bene e il male devono essere ben riconoscibili, ma Tolkien ci insegna anche che dove sembra annidarsi il bene a volte non c'è il bene, c'è qualcosa di differente».

Parlando della mostra, promossa e sostenuta nella sua progettazione dal Mic, Giuli ne ha sottolineato le presenze, «oltre 300mila visitatori», e il «successo strepitoso a Roma, dove è stata inaugurata dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano» che ha «continuato a mietere anche a Torino e Napoli». «Ora - ha evidenziato - è a Catania con degli allestimenti sempre nuovi, sempre densi di significati ulteriori e il trionfo. Poi il viaggio conclusivo a Trieste. È oggettivamente la stagione di Tolkien».

Sulla mostra

La mostra pone lo scrittore al centro di tutto e svela più sfaccettature della sua vita: l’uomo, padre e amico, accademico, autore di saggi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello
studio della letteratura in antico e medio inglese. Spazio anche a racconto del rapporto che lo ha legato al nostro Paese e della storia editoriale italiana delle sue opere oltre a ciò che ha
ispirato nell’arte, nella musica e nel mondo dei fumetti.

La mostra tratta anche l’influenza visiva dell’universo tolkieniano attraverso ottanta opere originali, per la gran parte pubblicate, realizzate da trentanove tra i più celebri artisti del mondo tolkieniano e dell’arte fantasy tout court.
Il percorso espositivo, curato da Davide Martini, segue un filo cronologico dalle prime illustrazioni de Lo Hobbit fino alla fine del XX secolo, ripercorrendo la cosiddetta Golden Age dell’arte ispirata all’immaginario di Tolkien e presentando alcune delle opere più iconiche dei principali illustratori di questo affascinante genere artistico.

 

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