CATANIA. I segretari provinciali di Catania di Slc Cgil Davide Foti, di Fistel Cisl Antonio D'Amico e della Uilcom Uil Sebastiano Strano con una lettera hanno chiesto al Presidente della Regione Siciliana di intervenire convocando una urgentissima riunione per l'individuazione di misure idonee alla salvaguardia dell'occupazione dei lavoratori del call center Almaviva di Misterbianco a causa del rischio 'delocalizzazione all'esterò. I sindacalisti paventano il rischio chiusura del Centro ed il conseguente licenziamento, di 1.350 lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e di altri 1.500 lavoratori a progetto. I sindacalisti si rivolgono anche al Prefetto, a cui chiedono di di convocare una urgentissima riunione con i sindaci di Maisetrbianco, Motta Sant'Anastasia, Catania e Biancavilla per la convocazione di una unità di crisi e per i relativi interventi. I tre segretari, che incontreranno domani a Roma i segretari nazionali delle rispettive categorie e l'azienda. I sindacalisti sottolineano che «per l'effetto domino che ne deriverebbe anche i 4.500 lavoratori delle sedi di Palermo rischierebbero il licenziamento» e che «se tale processo dovesse essere confermato, e così sarebbe, l'impatto sui livelli occupazionali e sulla tenuta sociale nell'intero territorio sarebbe devastante e soprattutto lo sarebbe nei Comuni di cui in indirizzo presso i quali sono residenti la grande maggioranza dei lavoratori interessati».