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Pubbliservizi, 400 posti in bilico

La società partecipata sembra destinata alla privatizzazione, anche se il Consiglio di Palazzo Minoriti aveva espresso parere contrario

CATANIA. Pubbliservizi, ovvero 400 lavoratori senza certezze. L'azienda partecipata della Provincia sembra destinata alla privatizzazione, anche se il Consiglio aveva espresso parere contrario. L'ente locale, intanto, va verso la soppressione per effetto della nuova legge regionale. Insomma, solo nubi minacciose sul personale di quella società. "Prima di andarcene, vogliamo chiarezza sul futuro di Pubbiservizi", afferma Giovanni Leonardi, il presidente dell'Aula di Palazzo Minoriti, che ha convocato per giovedì pomeriggio una conferenza dei capigruppo sul "caso Pubbliservizi". Leonardi precisa che sono stati invitati a relazionare il commissario Antonella Liotta e i dirigenti degli uffici. Il presidente del Consiglio provinciale, intanto, annuncia per la prossima settimana anche l'invio di una sua lettera al ministero dell'Economia su buco di bilancio e debito Ifi. "Sono sempre convinto - dice Giovanni Leonardi - che un'ispezione vada chiesta, oltre alla trasmissione degli atti alla Procura come sollecitato dall'Aula con l'ordine del giorno votato nei giorni scorsi. Sto, comunque, lavorando a un testo che renderò pubblico nei prossimi giorni". A sollecitare l'intervento degli «007» ministeriali erano stati, oltre Leonardi, anche i componenti del gruppo Comunista-Idv, ma il loro ordine del giorno era stato respinto dal Consiglio, che aveva invece approvato il documento di Mpa-Pdl-La Destra-Udc col quale si «impegna » il commissario Liotta a inviare un dossier sul caso Ifi alla Procura e «controdedurre» alla Corte dei Conti opponendosi alla bocciatura del Consuntivo 2010, quindi allo sforamento del patto di stabilità.

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