CATANIA. "Giù le mani dalla spesa sociale, minacciata da tagli concentrici contenuti nella Legge di Stabilità del governo Renzi e nelle manovre finanziarie della Regione che si abbattono sui Comuni, impegnati a rimediare i danni prodotti in decenni di sprechi e debiti. Le Province, intanto, sono cadute in un limbo, ma conservano competenze rilevanti anche in materia di aiuti ai più deboli". Lo afferma il segretario generale della Uil etnea, Fortunato Parisi, che annuncia "la richiesta di confronto urgente con l'Amministrazione e la Prima commissione consiliare del Comune di Catania anche in vista del prossimo esame del bilancio preventivo".
Analoghe iniziative saranno avviate assieme ai responsabili delle sedi Uil in tutti i centri del nostro territorio per "fare fronte alla crescente riduzione di risorse pubbliche che sta provocando una inquietante desertificazione dei diritti nelle nostre comunità". "Mentre ribadiamo, come abbiamo già fatto denunciando la stangata-Tasi a Catania - aggiunge Parisi -la necessità che gli enti locali prevedano sempre e comunque detrazioni fiscali per le famiglie con figli, sollecitiamo un'attenta e condivisa analisi delle uscite perché la spesa sociale sia davvero l'ultima a essere toccata. Questo vale soprattutto in un territorio nel quale crescono disagio e disperazione".
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