CATANIA. È stato di agitazione nello stabilimento etneo di Micron dopo che, nel corso dell’ultimo incontro fra sindacati e StMicroelectronics, i rappresentanti di quest’ultima hanno fatto intendere che non prenderanno più nessuno. Una risposta che ha lasciato di stucco i sindacati, preoccupati per il ricollocamento degli ultimi 9 dipendenti Micron Catania (tutti amministrativi). Tanto che, al termine di un’assemblea plenaria in azienda, le Rsu di Fiom Ugl e Uil (metalmeccanici) hanno deciso per lo stato di agitazione e non escludono altre azioni di protesta nelle prossime settimane. Spiega Giuseppe Puliafito (Ugl): «StM avrebbe dovuto prendere 170 ex Micron, ma alla fine ne ha assunti soltanto 159 perché non tutti hanno accettato la proposta di lavoro e hanno preferito le mensilità. Quindi avremmo 11 opportunità che però non possiamo utilizzare perché fra i 9 esuberi non ci sono le figure tecniche necessarie ai processi produttivi di St. E quindi il processo di ricollocazione si è fermato. Tanto che nell’ultimo incontro Antonio Dragotto, capo del personale in StM, ha chiaramente fatto intendere che non prenderanno più nessuno degli ex Micron». E nessuna notizia giunge da settimane anche dalla Regione, complice di certo anche la crisi che ha portato alla formulazione della nuova giunta.CA.GR. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI