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Catania, ancora incerta la sorte degli ospedali riuniti

Due i punti sui quali la Uil non intende derogare: la priorità da riservare all’immissione dei precari e regole trasparenti sulle procedure di mobilità e i concorsi

CATANIA. «Misteri e allarmanti anticipazioni» del Piano regionale di riordino sanitario al centro di una riunione dei direttivi Uil Medici e Uil Fpl con i responsabili sindacali dei presidi ospedalieri e territoriali. Ieri pomeriggio l'incontro nella sala «Mico Geraci» della Uil, in via Sangiuliano, su iniziativa del segretario generale Fortunato Parisi, presenti i segretari provinciali Stefano Passarello e Filippo Bentivegna. La Uil contesta, innanzitutto, il percorso «al buio» che sta facendo il Piano di riordino. «Davvero curioso - dice Fortunato Parisi - che su scelte così rilevanti per migliaia di lavoratori della Sanità, ma anche per il diritto alla salute e la qualità della vita dei cittadini, il governo regionale non voglia confrontarsi con le organizzazioni sindacali. Eppure, ad esempio su Catania, avremmo molte cose da dire!».

Queste le richieste e le proposte della Uil. «Il piano di rimodulazione - dicono Fortunato Parisi, Stefano Passarello e Filippo Bentivegna - fa chiarezza sugli organici e, quindi, su carenze che noi denunciamo da tempo. Esistono gravissime lacune persino nei Pronti soccorso e nei reparti di Emergenza-Urgenza. Adesso, sollecitiamo che subito siano coperti quei vuoti ma ancor prima vengano sottoposti all'attenzione dei sindacati i criteri. Su due punti, per noi irrinunciabili, serve chiarezza: le priorità da riservare all'immissione dei precari, che ormai da tempo assicurano la sopravvivenza stessa di moltissimi reparti, e le regole sulle procedure di mobilità, che deve coesistere con il necessario avvio di una trasparente stagione di concorsi. Dall'assessore regionale alla Salute, inoltre, vorremmo risposte sulla sorte dei tanti lavoratori che sono inseriti nelle graduatorie utili dei concorsi del passato ma restano in attesa di assunzione».

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