PATERNO'. Confermato l'aumento dell'addizionale Irpef allo 0,8 per mille a Paternò. Inammissibile ad essere trattato l'emendamento, presentato dai consiglieri comunali "alterna tivi al sindaco", con il quale i ricorrenti intendevano eliminare il famigerato aumento. Questo in sintesi il risultato della riunione fiume del Consiglio comunale di ieri, durato oltre 10 ore con l’Aula chiamata ad approvare il bilancio di previsione 2014. La seduta ha sancito la spaccatura all'interno della opposizione, ossia tra quella radicale contraria al sindaco — i consiglieri hanno abbandonato l’aula al momento del voto — e l’ala più soft, che ha dato una mano al Mauro Mangano nell’approvandone lo strumento, con la ritrovata unità di intenti di Pd e Cittadini in Comune.
Ma la questione legata all’aumento dell’addizionale Irpef non può considerarsi capitolo chiuso, in quanto sulla questione il Movimento 5 Stelle ha inviato un esposto alla Corte dei Conti per capire se la manovra operata dall’amministrazione comunale sia stata o meno corretta sotto tutti i punti di vistarmo. All’Ars è pendente una interpellanza presentata dal capogruppo pentastellato all'assessore alle Autonomie locali con la quale si chiede una verifica sulla regolarità amministrativa dell’operazione, nominando degli ispettori.
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