Catania

Mercoledì 08 Maggio 2024

Non rischiano l'esubero sei dipendenti della Micron di Catania

CATANIA. Non ci sarà alcun rischio esubero per sei lavoratori Micron della sede di Catania. Lo rendono noto Cgil e Fiom Cgil di Catania, aggiungendo che l'accordo è stato trovato stamattina nel corso di un incontro tenutosi a Roma, nel Ministero dello Sviluppo economico e sottolineando come «il Governo è infatti intervenuto presso il Ministero cancellando così la pesante eredità che pendeva sul sito catanese, nonostante l'accordo del 2014 avesse di fatto scongiurato i licenziamenti». Durante l'incontro, al quale hanno partecipato le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm e provinciali di Fiom e Uilm di Catania, è  stato infatti «trovato un accordo che, nelle sue linee essenziali, prevede si legge nella nota ufficiale del Ministero - un prolungamento della cassa integrazione e proposte di lavoro a tutti i lavoratori ancora non ricollocati sulla base dell'accordo firmato il 9 aprile 2014». Su istanza del Governo, i vertici di Micron Semiconductor Italia S.r.l. si sono incontrati con il vice ministro Claudio De Vincenti per un esame della situazione occupazionale e la ricerca di soluzioni per i casi ancora non risolti. Il Governo, nel valutare positivamente il lavoro svolto fino ad oggi - che ha permesso alla Società di ridurre il numero delle eccedenze (nazionali ndr) da 419 agli attuali 28 - ha chiesto ulteriori sforzi per portare a conclusione positiva la fase di ristrutturazione. In particolare, il vice ministro ha chiesto a Micron di non procedere nell'immediato all'apertura unilaterale della procedura di mobilità e ha anche invitato Micron a continuare la ricerca di opportunità di lavoro per i dipendenti rimasti; ugualmente ha chiesto a ST Microelectronics un analogo sforzo per individuare possibili posizioni lavorative«. Particolarmente soddisfatti i sindacati. »Questi duri e complessi mesi di lotta - sottolineano il segretario generale della camera del lavoro, Giacomo Rota e il segretario generale di Fiom Catania, Stefano Materia - ci hanno finalmente ripagato.

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