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Catania, rifiuti nella zona industriale: "Tassa insostenibile"

CATANIA. Un sistema di raccolta rifiuti efficiente ed economicamente sostenibile alla zona industriale di Catania.  Lo chiede Confindustria con un documento che reca la firma del presidente Domenico Bonaccorsi di Reburdone, quella di Angelo Di Martino (Piccola Industria), nonché di Franco Pitanza (delegato per i rapporti con l’Area sviluppo industriale) e consegnato all’assessore comunale all’Ambiente Rosario D’Agata. Quest’ultimo si è impegnato ad organizzare un imminente confronto con l’associazione degli industriali per condividere un percorso organico di interventi che garantiscano all’area in questione un servizio efficiente ed equo sotto il profilo economico.  Secondo il documento di Confindustria «l’aliquota ordinaria del tributo per la raccolta dei rifiuti, ha fatto registrare nel capoluogo, in pochi anni, un balzo del 19%, passando dal 7,80 (Tarsu 2011) al 9,25 (Tari 2014). Così le imprese catanesi si sono viste applicare nell’ultimo anno una tassazione tripla rispetto a quella adottata dal comune di Palermo (2,778) e oltre quattro volte superiore a quella sostenuta dalle imprese di Segrate (1,86)».

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