CATANIA. “Sarà una vertenza lunga quella dei 6mila lavoratori IKEA Italia (200 dei quali sono catanesi) ma abbiamo avuto rassicurazioni per far ripartire il dialogo sul CIA, il contratto integrativo aziendale, non da zero, ma quanto meno dagli accordi precedenti, anche se il contratto allo stato attuale risulta disdetto dalla proprietà”. Lo dice Giovanni Casa, segretario generale Uil Tucs Catania, in merito al primo incontro sindacale svoltosi nei giorni scorsi a Bologna dopo gli scioperi messi in atto dai lavoratori di tutta Italia – e mercoledì anche a Catania con il 50% di adesioni – che, oltre a creare disservizi alla clientela, in un caso, a Genova, hanno visto la chiusura del punto vendita per assenza pressochè totale di addetti (adesione superiore al 90%). All’incontro di Bologna, insieme ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil (quest’ultima unica sigla ad avere iscritti a Catania), erano presenti l’amministratore delegato di Ikea Italia, la spagnola Belen Frau, e i responsabili delle risorse umane della multinazionale svedese dell’arredamento.