CATANIA. “Stiamo interagendo con le banche per ottenere la restituzione degli importi. Abbiamo una partita aperta con gli istituti di credito e qualsiasi accordo di ristrutturazione del debito passa da loro. Per questo abbiamo posto delle osservazioni su quelle che, secondo noi, erano operazioni non conformi”. Lo dice Roberto Cappelli, avvocato romano di recente nominato alla guida del Cda di Tecnis, rispondendo indirettamente alle perplessità avanzate dai sindacati al termine della protesta di ieri, conclusasi con un incontro in Prefettura e un vertice al Mise il 26 febbraio.
“Purtroppo – ha detto Nunzio Turrisi (Filca Cisl) - finora solo le banche sono state soddisfatte dalle somme dei Sal, gli stati di avanzamento lavori, che dovevano servire, nell’ordinario, per pagare lavoratori e fornitori. In tal senso, speravamo in un’azione più incisiva del commissario perché chiedesse al tribunale di liquidare quanto spetta ai lavoratori, ma finora non c’è stata. Noi vogliamo ancora credere nelle istituzioni ma vogliamo vedere anche dei segnali tangibili”.
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